Le case in bioedilizia non solo solamente una moda degli ultimi anni, ma anche una soluzione per garantirsi un certo comfort abitativo e, allo stesso tempo, ridurre l’impatto sull’ambiente. Ne parliamo qui, fornendo una panoramica sulle case in bioedilizia e qualche informazione esaustiva sui costi.
Cosa sono le case in bioedilizia
Il tema delle case in bioedilizia, per quanto non indichi una soluzione architettonica recente, è salito alla ribalta solo negli ultimi anni, in concomitanza con la crescita della sensibilità riguardante l’impatto ambientale.
I due concetti sono strettamente intrecciati. Le case in bioedilizia, infatti, sono abitazioni realizzate secondo materiali e tecniche che garantiscono un impatto minimo sull’ambiente, sia per quanto concerne la costruzione in sé sia per quel che riguarda la normale attività abitativa.
Chi abita in una casa “bio”, infatti, gode di un isolamento termico molto elevato, e dunque riduce drasticamente i consumi energetici. Spesso, poi, usufruisce di strutture per la produzione autonoma di energia.
Ecco le caratteristiche che fanno di una casa… una casa in bioedilizia.
Uso del legno. Il legno è un materiale sostenibile, in quanto la sua lavorazione e il suo utilizzo non richiedono grandi risorse, almeno rispetto al cemento, al laterizio e ad altri materiali in genere chiamati in causa nelle attività edilizie. Inoltre, si caratterizza per un grado di isolamento termico naturalmente elevato.
Impianti di produzione autonoma dell’energia e dell’acqua calda sanitaria. Nella stragrande maggioranza dei casi, le case in bioedilizia sono valorizzate dalla presenza di pannelli solari e, in generale, di impianti in grado di generare calore, sia in un’ottica di climatizzazione sia finalizzato alla produzione di acqua calda sanitaria. I consumi energetici, dunque, si restringono all’osso.
Totale assenza di ponti termici. Le tecniche di costruzione e l’utilizzo di materiali ad hoc determinano una totale assenza di ponti termici, i quali – va detto – contribuiscono sempre ad aumentare la spesa energetica per il riscaldamento.
Vantaggi e svantaggi delle case in bioedilizia
Ovviamente, non stiamo parlando di una soluzione perfetta, per quanto risulti davvero utile. Si segnalano, infatti, pro e contro.
Il vantaggio più grande, ne abbiamo fatto cenno nel paragrafo precedente, è l’abbattimento dei consumi energetici. Abbattimento che è davvero radicale, e può concretizzarsi in una spesa per la climatizzazione inferiore anche del 70% rispetto alle abitazioni standard. Il merito va al mix tra tecniche di costruzione, materiali isolanti e presenza di impianti per la produzione autonoma.
Un altro vantaggio è l’impatto estetico, che può essere davvero gradevole. Vista anche la presenza dominante del legno, le case in bioedilizia sono percepite come calde e accoglienti, afferenti a uno stile che certamente non è vintage, ma comunque rifugge dagli approcci più moderni e asettici.
Per quanto concerne gli svantaggi, si segnala una certa difficoltà nel reperire imprese realmente all’altezza del compito. La verità è che questa soluzione è poco caldeggiata in Italia, dunque le competenze potrebbero scarseggiare. Il rischio di ritrovarsi con una casa di qualità scadente è elevato. Da qui, l’importanza di scegliere l’impresa edile con estrema attenzione.
Infine, i costi. Per alcuni, potrebbe rivelarsi un po’ troppo elevati. In realtà, sono solo leggermente superiori a quelli di un’abitazione standard. Per approfondire, vi consigliamo di leggere l’articolo sui pro e i contro delle case in bioedilizia sul Blog di Edilnet.
Quanto costano le case in bioedilizia
E’ bene dedicare un po’ di spazio proprio al tema dei costi, l’unico in grado di cagionare una certa apprensione nel committente. Nello specifico, è bene fornire qualche riferimento numerico.
Per farlo, è necessario operare qualche distinzione tra le varie tipologie di case in bioedilizia. Un buon criterio di distinzione è il grado di rifinitura. Parleremo dunque di grezzo avanzato e di abitazione rifinita.
In genere, la costruzione di una casa in bioedilizia afferente alla categoria “grezzo avanzato” può costare, tutto compreso (materiali e manodopera) da 600 agli 800 euro al metro quadro. Per inciso, questo genere di interventi comprende i serramenti e le guide per gli impianti. Non comprende però le rifiniture avanzate (rivestimenti e tinteggiatura) e gli impianti.
Di contro, la costruzione di una casa in bioedilizia rifinita e praticamente “chiavi in mano” costa dai 1.000 ai 1.200 euro al metro quadro. In questo caso, sono compresi tutti gli impianti, i rivestimenti, la tinteggiatura. Non sono inclusi però gli elementi architettonici ed edilizi outdoor, come per esempio le pavimentazioni esterne.
Tra parentesi, è possibile realizzare in bioedilizia anche strutture esterne, ma in discontinuità con l’abitazione. Un esempio è dato dalle tettoie in legno. Nella fattispecie, si parla di una spesa che va dai 110 ai 150 euro al mq.