Quando si parla di salute della prostata, si inquadra un aspetto a cui tutti gli uomini adulti dovrebbero fare attenzione. Purtroppo non succede sempre così. Sono infatti tanti gli errori che vengono compiuti ogni giorno e che possono compromettere il benessere della ghiandola prostatica. Nelle prossime righe, ne abbiamo elencati alcuni.
Sottovalutare i sintomi del tumore
Un uomo su otto ha probabilità di sviluppare il tumore alla prostata. Ecco perché è il caso di fare attenzione ad alcuni segnali. Farlo è particolarmente importante soprattutto perché parliamo di una neoplasia che cresce lentamente e che, di fatto, può rimanere silente per anni. Quali sono i sintomi davanti ai quali è il caso di approfondire con una valutazione specialistica? Innanzitutto, l’indebolimento del getto urinario. Da non trascurare è pure l’aumento della necessità di urinare sia durante le ore del giorno, sia di notte. Un altro segnale a cui fare molta attenzione è il dolore durante la minzione, così come la presenza di sangue nelle urine.
Non sottoporsi ai controlli
Dai 40 anni in su – anche prima se in famiglia c’è una storia sanitaria caratterizzata da problematiche alla prostata – è il caso di sottoporsi a controlli regolari e di andare dall’urologo una volta all’anno almeno.
Trascurare il dosaggio del PSA
Sempre nell’ambito dei controlli, è doveroso il focus sul dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico). Dopo i 50 anni, è consigliabile sottoporsi a questo esame una volta all’anno. Entrando nello specifico dei valori da rilevare, ricordiamo che vanno considerati il dosaggio totale, quello libero e il rapporto tra libero e totale.
Avere un’alimentazione povera di antiossidanti
Anche quando si parla di prostata vale l’adagio “meglio prevenire che curare”. Se si ha intenzione di mantenere in salute questa ghiandola, è importante non trascurare l’apporto di antiossidanti nell’alimentazione. Come forse già sai, utilizzare questa espressione significa aprire la porta a tantissimi alimenti. Si va dagli agrumi, preziose fonti di vitamina C, fino ai pesci come il tonno e il salmone che, invece, sono caratterizzati dalla presenza di acidi grassi essenziali omega 3.
Questi ultimi, oltre a essere efficaci contro i radicali liberi, sono portentosi quando si tratta di combattere l’infiammazione, problematica che può essere all’origine dell’ipertrofia prostatica benigna, una condizione che non ha carattere neoplastico, che risulta reversibile ma che procura comunque sintomi fastidiosi.
Dato che con l’alimentazione non si scherza, per mettere a punto una dieta adatta al benessere della prostata è il caso di farsi guidare da un esperto e farsi prescrivere esami aventi l’obiettivo di individuare eventuali carenze. Se, per esempio, si dovesse individuare una carenza di zinco – come puoi leggere su https://prostatricumopinioni.it/, questo micronutriente è basilare per la salute della prostata – si può valutare anche un piano di integrazione mirato.
Fare poca attenzione all’utilizzo dei veicoli a due ruote
Se, dati dei controlli alla mano, si viene a sapere di avere la tendenza a soffrire di problemi alla prostata, per esempio le infiammazioni, è importante porre molta attenzione alla frequenza di utilizzo dei veicoli a due ruote, in primis la bicicletta e i motocicli. Come mai? Il motivo è presto spiegato! Si tratta di situazioni in cui si è esposti a un maggior rischio di avere a che fare con microtraumi a livello del perineo che, a lungo andare, possono rappresentare un humus per lo sviluppo di fenomeni di natura infiammatoria.
Concludiamo con un consiglio bonus, ossia quello di non trascurare la regolarità intestinale. Sia la diarrea sia la stipsi, infatti, rappresentano delle condizioni fastidiose di per sé e in grado di causare situazioni di irritazione pericolose per la prostata. Anche in questo caso è bene evitare il fai da te e farsi guidare dal medico e dal nutrizionista verso scelte mirate dal punto di vista alimentare.