Il nostro Paese oggi, secondo alcune statistiche, è popolato da un numero di animali equivalente agli umani. Parliamo di animali domestici. Gli amici a 4 zampe hanno infatti nel corso dl tempo assunto una importanza tale, mai avuta prima. Fino al punto che, la loro morte improvvisa finisce con lo sconvolgere tutti i componenti della famiglia, i quali si comportano come fosse morto un loro membro. Un lutto in famiglia che scuote gli animi e li fa rattristare.
La nascita di nuove necessità
Gli animali domestici sono quindi indispensabili nella vita quotidiana dell’essere umano. Ne accompagnano i gesti di tutti i giorni, riempiono le giornate, e consentono alle persone più sole di sentirsi amate ed utili.
La durata media della vita dei cani si aggira intorno ai 13 anni; quella del gatto va dai 15 anni a salire. Parliamo di durata della vita proprio per far comprendere fino in fondo il ruolo unico che queste amabili compagni di vita ricoprono per i loro padroni. Ma cosa succede qualora dovessero morire? Sicuramente, oggi la morte degli animali domestici viene presa in considerazione in maniera differente (e più pesante) di come si faceva anni addietro.
Fino a qualche decina di anni fa, erano poche le persone che degnavano il cane o il gatto di una sepoltura in stile umana. Nel migliore dei casi la carcassa veniva sotterrata in giardino, nella peggiore abbandonata nei campi o lungo la strada. L’epoca odierna invece richiede che anche l’animale abbia diritto ad essere tumulato e seppellito come si deve.
La nascita dei cimiteri di animali
Ecco dunque che nel giro di qualche anno la situazione è completamente cambiata. Sono nati i cimiteri animali, e molte aziende, come Ofisa.it, che si occupano di servizi funebri animali (come il trasporto, la cremazione o la sepoltura di animali d’affezione). Si tratta di una nuova frontiera professionale che conforta e aiuta le persone scosse dal lutto per la perdita del proprio animale.
Si può quindi parlare di un nuovo mercato funebre, ovvero quello animale, le cui spoglie vengono trattate con la medesima delicatezza di quelle umane. Un mercato che è meno complicato rispetto al classico e che può diventare un valore aggiunto per tutti quegli impresari funebri che vogliono ampliare la loro attività. Il tutto nel rispetto delle regole previamente indicate dal Ministero della Salute (nota PG 12956 del 03/04/2013).
Le tipologie di sepoltura
E passiamo ora a quelle che sono le tipologie di sepoltura nel cimitero animale nonché la relativa durata. Partiamo con l’assunto secondo il quale pur non esistendo statistiche ufficiali, in genere si registrano valenze di sepoltura variabili da 5 a 10 anni.
Per quanto riguarda le varie forme di sepoltura più utilizzate, sicuramente a detenere il primato è quella in terra (custodendo la salma in un contenitore biodegradabile, sia di legno o altro materiale). Ultimamente però stanno andando molto di moda anche sepolture di urne cinerarie in cimitero.
Secondo la legge, le ceneri di un animale vengono considerate una res (cioè una cosa). In quanto tale, chi ne detiene il titolo può disporne come meglio ritiene opportuno. Il tutto anche in virtù del fatto che non esistono controindicazioni sanitarie. Questo vuol dire che si può decidere di conservarne una parte e buttare il resto, tenere custodite in casa, in giardino: insomma non si può sindacare l’uso che se ne vuole fare. Una bella differenza questa rispetto alle ceneri umane che in Italia sono tutelate addirittura penalmente dall’art. 411 del codice penale.
In vero comunque è bene sottolineare che stanno diventando sempre più frequenti leggi e regolamenti regionali, ma anche comunali, che disciplinano la questione. Il che comporta l’eventuale insorgenza di una autorizzazione per sepolture a sistema di tumulazione (tipo quella degli umani) di spoglie mortali di animali da compagnia.